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33a America's Cup
La Société Nautique de Genève vince l’appello
La Divisione d’Appello della Suprema Corte di New York ha emesso oggi una sentenza favorevole alla Société Nautique de Genève dichiarando che il Club Náutico Español de Vela (CNEV) è il legittimo Challenger of Record per la 33° America’s Cup e negando, nello stesso tempo, questo status al Golden Gate Yacht Club (GGYC).
Questa la prima dichiarazione di Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi: "Siamo felici di questo risultato. Possiamo così continuare a lavorare alla nostra visione di un evento multi challenger. La decisione della corte che ci ha dato ragione, ci consente di riportare l’America’s Cup nuovamente sull’acqu".
America's Cup 2011
Oracle sfida Alinghi
a ottobre 2008 sui catamarani 34° Coppa America a Valencia nel 2011
Jules Verne Trophy
Jules Verne Trophy: Groupama 3 ancora a terra
Record di circumnavigazione in solitario
Coville aggancia la depressione - Sodeb’O riparte
Dopo un ottimo avvio, nel quale Coville aveva fatto segnare tempi record rispetto alla detentrice del record Ellen MacArthur e in linea con quelli del suo ‘rivale’ Francis Joyon, il francese ha scelto una via diversa rispetto ai precedenti di riferimento, optando per una rotta più occidentale per sfruttare la depressione che sembra ora aver agganciato. L’ultima posizione rilevata è 31 38.03' S e 32 42.54' W.
Rolex Sydney Hobart Yacht Race
Rosebud vincitore overall secondo le classifiche provvisorie
Matt Allen, Commodoro del Cruising Yacht Club of Australia, nel pomeriggio del 29/12 ha formalmente annunciato il STP65 americano Rosebud di Roger Sturgeon (Ft. Lauderdale, Florida) come vincitore provvisorio overall IRC in tempo compensato della Rolex Sydney Hobart Yacht Race. Questa è la terza vittoria simile da parte di uno yacht americano. Le precedenti risalgono al 1972, con American Eagle (Ted Turner), e al 1977 con Kialoa III (Jim Kilroy).
Dopo la vittoria, Sturgeon ha dichiarato: “Sono estasiato, non ci posso credere. Abbiamo lavorato duramente per due anni su questo progetto. Avevamo un piano preciso e lo abbiamo mantenuto. E’ una vittoria inaspettata, parecchi fattori erano a nostro sfavore. Siamo davvero in paradiso. La regata è stata fantastica e raggiungere la Tasmania è stata un’esperienza speciale. Era come se avessimo navigato per sei mesi e finalmente avessimo avvistato terra. E’ stato davvero emozionante”.
Londra 2012 - classe Star resta olimpica
Londra Olimpiadi 2012:
vedremo ancora regatare la classe Star